Dopo il recente periodo di stasi forzata, i designer hanno colto i segnali, passando dalle intenzioni ai fatti e sondando filoni accattivanti, che potessero invogliare le persone ad esplorare e osare, ritrovare senso di appartenenza , respirare brezze leggere con capi altrettanto spensierati. Il leitmotiv è rintracciabile nelle forme scultoree, passibili di interpretazioni varie, dal mondo della botanica a quello della fantasia, fino ad approdare al ‘fatto in casa’ di design.
MUST-HAVES
Capi: knitwear artigianale, abiti deformati, corpetti all’uncinetto, vestiti morbidi e leggeri, capospalla over, top bandeau, minigonne traforate, abiti cut-out, blazer longfit, jeans a vita bassa, maglie in rete, tute skinny, gonne a campana, camicie traforate e trasparenti, mantelle e cappe, morphsuit.
Materiali: pelle, cotone riciclato, pizzo lavorato, satin, superfici 3D, tessuti tecnici, seta, lana vergine, materiali upcycled, metallo.
Dettagli: bande e frange, applicazioni 3D, paillette, superfici traforate, crochet, new cut-out, trame zig-zag, colli ampi, spigoli e affilature, patchwork, drappeggi, superfici riflettenti, stampe floreali, composizioni artistiche.
Accessori: platform, sandali chunky, stiletto Mary Jane, stivaletti con plateau, décolleté glitter, sandali metallici, mocassini kitten, clogs in pelle, bauletto, micro bag, puffy bag, tracolle scrigno, borse satchel, borse monogram, shopper crochet, catene gioiello.
Colori: sabbia, argilla, terracotta, mandarino, rosa bubblegum, rosso passione, lillà, ametista, celeste, verde bandiera, giada, limone, lime.