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Editoriale

La collezione non ha un tema e se lo dice lei, Dame Vivienne Westwood in persona, c’è da crederle; piuttosto ci sono tanti riferimenti che ricorrono costantemente e parlano di ambiente, energia pulita, pace e, in termini stilistici, di una moda unisex libera da costrizioni e incasellamenti di genere. Abiti e decorazioni vanno in questa direzione, con modelli vestiti come clown, tra cui si mischiano ballerini e acrobati, che portano sì blazer e completi classici strutturati ma anche tute seconda pelle, maglie slabbrate, dress di varie fogge abbinati a zeppe chilometriche. E su tutto spiccano le figure delle carte da gioco disegnate dalla stessa Westwood, i cui simboli rappresentano una mappa di sopravvivenza per un mondo libero, insieme a stampe della foresta pluviale e a piccoli cerchi neri che sono gli zeri dei miliardi che ogni giorno scompaiono nell’inflazione globale.