Editoriale
C’è chi, in questa tornata di sfilate, ha preso come riferimento la Parigi-Dakar e i paesaggi che le fanno da sfondo; Béatrice Ferrant per Rochas si è ispirata ad un’altra mitica corsa ovvero quella di Le Mans, inserendo nella collezione molti riferimenti all’automobilismo, sia nei capi che nei dettagli. C’è la giacca di pelle decorata da maxi-numeri a contrasto che richiamano l’ordine dei piloti in pista, ci sono le tute (deluxe) da meccanico e da pilota, blazer e camicie con targhette a tema, pantaloni e maglie percorsi da scanalature e impunture per richiamare i battistrada dei pneumatici, T-shirt con stampato a mappa il percorso originale della corsa, capospalla e pantaloni realizzati con lo stesso materiale dei guanti di guida in mesh, pezzi in argento metallizzato. In generale si tratta di una collezione molto maschia, che alterna linee rilassate ad altre più aderenti e che traduce in modo originale un tema ad alto rischio di caduta nello stereotipo.