×

Editoriale

Se molti designer si sono accorti solo da qualche stagione del potere della generazione Y e Z ovvero Millennial e Centennial, Kris Van Assche per Dior Homme ha il merito di aver captato da subito l’ondata di ‘giovanilismo’ che ha poi inondato le passerelle. Anche per questa collezione è forse risultato un passo avanti agli altri; ha chiamato dall’atelier femminile della Maison un’esperta per aiutarlo ad adattare sull’abito sartoriale il know-how manuale di Dior tra i ’40 e i ’50. Il risultato sono completi taglienti, avvitati come i modelli da donna, mono e doppiopetto, in certi casi con i bottoni di entrambe le chiusure, portati con camicia bianca, foulard nero al collo e pantaloni che vanno dal sottile al più ampio. Il tutto infarcito di elementi streetwear anni ’90, T-shirt logate sovrapposte alle camicie, jeans over a vita alta, polo con stampe tattoo che finiscono anche su abiti e cappotti.