×

Editoriale

Velare o svelare. Mostrare o celare. La collezione di Christopher Kane è voce del verbo provocare. Le sue creazioni si muovono nell’ambiguità, tra sensualità e pulsione, tra esibizione e nascondimento. I cappotti e gli abiti fasciano il corpo ma hanno lunghe zip verticali da tenere serrate o aperte, come vertiginosi spacchi. Le scollature sono profonde oppure castigate, con colletti alti e davantini in pizzo. Le spalle, nude o coperte da maniche a pipistrello. I maglioni avvolgenti vengono squarciati, a mostrare la pelle, a rivelare porzioni del reggiseno. In passerella sfilano capi sessualmente allusivi: minidress in pizzo dalle tinte accese, gonne in plastica trasparenti, gabbie di cristalli, dettagli laminati, piume marabù. Le stampe si lanciano in un racconto erotico, tra slogan “More Joy” e illustrazioni provenienti dal manuale “The Joy of Sex” di Alex Comfort. Per una riflessione sull’eros in tutte le tonalità del nero, rosso ceralacca, carne e carminio.